mercredi 29 février 2012

Lupa trovata agonizzante nei pressi di Pinerolo

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Infobrevi

(29.02.12) Lupa trovata agonizzante nei pressi di Pinerolo
Quando diciamo che i lupi sono forse un po' di più di quelli "ufficiali" (molto pochi per dimostrare che la specie è sempre sull'orlo dell'estinzione e cha super-protetta) siamo linciati dai lupofili con la complicità dei loro amichetti nelle redazioni. Quando diciamo che calano in pianura e si avvicinano ai paesi siamo accusati di fare "terrorismo". Però le prove smentiscono la lobby del lupo. Dopo la lupa presa a pallettoni alle porte di Borgo San Dalmazzo  (cittadina della provincia di Cuneo allo sbocco della Val Stura) lo scorso autunno, dopo gli avvistamenti a pochi km da Mondovì (sempre in provincia di Cuneo) ecco un'altra lupa che è scesa in pianura e ci ha lasciato la pelliccia. Trovata agonizzante, forse per colpa della stricnina, in comune di Trana, a pochi km dalla città si Pinerolo. I lupologi per sostenere la loro tesi che: "i lupi sono pochi e non scendono in pianura" hanno escluso ogni rimborso per danni al bestiame sotto i 700 m. Così se i danni ci sono qualcuno può essere indotto a farsi giustizia da sé. In modo barbaro. Ma questa barbarie di chi è colpa? Forse anche di chi, sulla base di cotanta scienza, ha stabilito che i lupi non possono predare sotto i 700 m di quota nelle Alpèi (300 negli Appennini). Complimenti. Alla fine viene da dire che i veri amici del lupo siamo noi che chiediamo un equilibrio naturale tra predatori e pastorizia con la possibilità dei pastori di difendersi. I lupi imparerebbero a stare lontani dal bestiame, farebbero più fatica a riempirsi la pancia ma si indirizzerebbero preferibilmente sui selvatici e non rischierebbero di essere sforacchiati o avvelenati. Come la bestia qui sotto."


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